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Colpo della strega

Colpo della strega

22/10/2021

Il “colpo della strega” è un evento traumatico che genera una contrattura della muscolatura lombare, e si presenta con un forte dolore che limita o impedisce i movimenti della schiena. Nei casi più acuti costringe a restare in posizione piegata, in maniera innaturale, a circa 45°, anche per qualche giorno.

Solitamente il disturbo si presenta come conseguenza di un movimento brusco o di una torsione della schiena, che porta alla irritazione delle terminazioni nervose vertebrali, e alla conseguente contrazione della muscolatura paravertebrale.

Cause

In gran parte dei casi il colpo della strega è la conseguenza di un movimento brusco e squilibrato. Le altre cause più comuni sono:

  • Un piegamento improvviso della colonna vertebrale.
  • Uno sforzo eccessivo, soprattutto se non si è allenati o abituati a compierlo.
  • Una torsione improvvisa e brusca del busto.

I movimenti improvvisi “a freddo”, come dopo un periodo di riposo prolungato o dopo avere mantenuto la stessa posizione per diverso tempo, sono quindi le cause principali

Rimedi e prevenzione

Un singolo episodio di colpo della strega può essere gestito senza preoccupazioni. Nella fase acuta, per alleviare il dolore bisogna riposare, a letto oppure in poltrona, utilizzando dei cuscini per mantenere la posizione che meno porta dolore e consentire ai muscoli lombari di riprendersi, dalle 12 alle 24 ore.

Per alleviare il dolore sono utili impacchi freddi che riducono l’infiammazione, mentre una volta che il dolore diviene meno intenso bisogna rifarsi al calore per rilassare la contrattura muscolare, rifacendosi a un bagno caldo o a impacchi tiepidi.

La probabilità di provare questo tipo di dolore muscolare può salire se si è sedentari, se il corpo e la mente sono stressati, se si è in sovrappeso od obesi. Per prevenirlo, quindi, è importante evitare il più possibile le situazioni a rischio e di essere in salute fisicamente.

A tal fine, l'attività fisica è fondamentale nella prevenzione della lombalgia e del colpo della strega. In generale, per proteggere la propria schiena e prevenire il colpo della strega è importante:

  • sedersi con il dorso ben appoggiato allo schienale delle sedute (anche durante la guida);
  • sollevare i carichi con schiena diritta e gambe piegate;
  • mantenere il proprio peso forma;
  • effettuare esercizi di allungamento su base quotidiana;
  • indossare calzature comode;
  • utilizzare reti e materassi di buona qualità;
  • evitare i colpi di freddo.

Se desideri approfondire l’argomento oppure porre semplicemente qualche domanda, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.

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VoltadvanceBustine antidolorificheLe bustine di Voltadvance svolgono un'azione antidolorifica. Si possono somministrare in molti casi: ad esempio, quando sopraggiunge il dolore muscolare o alle articolazioni, quando le mestruazioni sono dolorose, oppure in caso di mal di denti o di testa. La funzione svolta dal loro principio attivo, Diclofenac, inibisce lo stimolo del dolore riducendone i sintomi, alleviando il disagio e regalando così una sensazione di sollievo all'organismo.ComposizionePrincipi attiviUna compressa rivestita con film contiene Diclofenac sodico 25 mg.EccipientiPotassio; bicarbonato; mannitolo; acesulfame potassico; glicerol dibeenato; aroma menta; aroma anice.ControindicazioniNon assumere Voltadvance nei seguenti casi: ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; ulcera, sanguinamento o perforazione gastrointestinale in atto; storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti con FANS o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento); ultimo trimestre di gravidanza e durante l’allattamento; grave insufficienza epatica o renale; pazienti nei quali si sono verificati, dopo assunzione di acido acetilsalicilico o di altri FANS, attacchi asmatici, orticaria o riniti acute, reazioni anafilattiche o anafilattoidi; alterazioni dell’emopoiesi; terapia diuretica intensiva; feci scure o contenenti sangue; insufficienza cardiaca congestizia conclamata (classe II–IV dell’NYHA), cardiopatia ischemica, arteriopatia periferica e/o vasculopatia cerebrale; bambini di età inferiore a 14 anni. Modo d'usoNegli adulti e negli adolescenti con più di 14 anni, assumere 1–3 bustine al giorno, ai pasti, anche 2 in unica somministrazione. La dose massima giornaliera è di 75 mg. Non superare le dosi consigliate; in particolare i pazienti anziani devono attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati. Le bustine vanno sciolte in acqua. Si consiglia l’assunzione del prodotto preferibilmente a stomaco pieno. Non superare i 3 giorni di trattamento. Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo somministrando la minima dose efficace per la minima durata necessaria per controllare i sintomi. Voltadvance è controindicato in pazienti con grave insufficienza renale. Si raccomanda cautela nella somministrazione di Voltadvance in pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata. Voltadvance è controindicato anche in pazienti con grave insufficienza epatica. Si raccomanda cautela nella somministrazione di Voltadvance in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata.AvvertenzeDopo 2–3 giorni di trattamento senza risultati apprezzabili, consultare il medico. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. L’uso di diclofenac in concomitanza con altri FANS sistemici, inclusi gli inibitori selettivi della ciclo–ossigenasi–2, deve essere evitato a causa della mancanza di qualsiasi evidenza che dimostri benefici sinergici e sulla base di potenziali effetti indesiderati additivi. Sul piano medico di base è richiesta cautela negli anziani. In particolare nei pazienti anziani fragili o in quelli con un basso peso corporeo, si raccomanda l’utilizzo della più bassa dose efficace. Come con altri FANS, possono in rari casi verificarsi anche reazioni allergiche, comprese reazioni anafilattiche/anafilattoidi, senza una precedente esposizione a diclofenac. Come altri FANS, diclofenac può mascherare i segni e i sintomi di infezioni a causa delle sue proprietà farmacodinamiche. L’uso prolungato di qualsiasi tipo di antidolorifico per cefalee può peggiorarle. Se si è avuta o si sospetta questa situazione, bisogna richiedere un consulto medico ed il trattamento deve essere interrotto. La diagnosi di cefalea da uso eccessivo di farmaci (MOH) deve essere sospettata in pazienti che hanno cefalee frequenti o quotidiane nonostante l’utilizzo regolare di medicamenti per la cefalea. Effetti gastrointestinaliDurante il trattamento con tutti i FANS, incluso diclofenac, sono state riportate e possono comparire in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione, che possono essere fatali. Esse hanno in genere conseguenze più gravi negli anziani. Se in pazienti in terapia con diclofenac compaiono sanguinamento gastrointestinale o ulcerazione, il medicinale deve essere interrotto. Come con tutti i FANS, incluso diclofenac, è obbligatoria una stretta sorveglianza medica e particolare cautela deve essere usata nel prescrivere diclofenac a pazienti con sintomi indicativi di disordini gastrointestinali (GI) o con una storia indicativa di ulcerazioni gastriche o intestinali, sanguinamento o perforazione, malattie infiammatorie croniche intestinali. Il rischio di sanguinamento GI è più alto con dosi aumentate di FANS e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione. Gli anziani hanno una frequenza maggiore di reazioni avverse, soprattutto sanguinamento gastrointestinale e perforazione che possono essere fatali. Per ridurre il rischio di tossicità GI in pazienti con una storia di ulcera, in particolare se complicata da emorragia o perforazione, e negli anziani il trattamento deve essere iniziato e mantenuto con la più bassa dose efficace. L’uso concomitante di agenti protettori (inibitori di pompa protonica o misoprostolo) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che richiedono l’uso concomitante di medicinali contenenti basse dosi di acido acetilsalicilico (ASA) o altri medicinali che possono aumentare il rischio gastrointestinale. Pazienti con storia di tossicità GI, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addominale inusuale (soprattutto emorragia GI). È raccomandata cautela in pazienti che assumono medicinali concomitanti che possono aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi sistemici, anticoagulanti, agenti antiaggreganti o inibitori selettivi del reuptake della serotonina. Anche in pazienti con colite ulcerosa o morbo di Crohn deve essere esercitata una stretta sorveglianza medica e cautela poiché tali condizioni possono essere esacerbate. Effetti epatobiliariIn caso di prescrizione di diclofenac a pazienti affetti da insufficienza epatica è necessaria stretta sorveglianza medica in quanto la loro condizione può essere esacerbata. Come con altri FANS, incluso diclofenac, possono aumentare i valori di uno o più enzimi epatici. Durante trattamenti prolungati con diclofenac sono indicati come misura precauzionale regolari controlli della funzionalità epatica. Se i parametri di funzionalità epatica risultano persistentemente alterati o peggiorati, se si sviluppano segni clinici o sintomi consistenti di epatopatia, o se si verificano altre manifestazioni (per es. eosinofilia, rash), il trattamento con diclofenac deve essere interrotto. Un’epatite con l’uso di diclofenac può verificarsi senza sintomi prodromici. Particolare cautela deve essere posta nell’uso di diclofenac nei pazienti con porfiria epatica, in quanto possono scatenare un attacco. Effetti renaliPoiché in associazione alla terapia con FANS, incluso diclofenac, sono stati riportati ritenzione di fluidi ed edema è richiesta particolare cautela in caso di insufficienza renale, storia di ipertensione, negli anziani, in pazienti in trattamento concomitante con diuretici o con medicinali che possano influire significativamente sulla funzionalità renale e in quei pazienti con una sostanziale deplezione del volume extracellulare dovuta a qualsiasi causa (per es. prima o dopo interventi chirurgici maggiori). In tali casi, quando si somministra diclofenac si raccomanda per precauzione il monitoraggio della funzionalità renale. L’interruzione della terapia è normalmente seguita da un ritorno alle condizioni pre–trattamento. Effetti cutaneiGravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS. Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio per queste reazioni: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Voltadvance deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolariSperimentazioni cliniche e dati epidemiologici indicano in modo coerente un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio, infarto miocardico o ictus) associati all’uso di diclofenac, soprattutto ad alte dosi (150 mg/dì) e al trattamento a lungo termine. I pazienti che presentano significativi fattori di rischio di eventi cardiovascolari (ad es., ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo) devono essere trattati con diclofenac solo dopo attenta considerazione. I pazienti con insufficienza cardiaca congestizia (classe NYHA I) devono essere trattati con diclofenac soltanto dopo attenta valutazione. Dato che i rischi cardiovascolari del diclofenac possono aumentare con la dose e la durata dell’esposizione, si devono usare la minima durata possibile e la minima dose giornaliera efficace. I pazienti devono essere avvisati di consultare il medico se i sintomi persistono o non migliorano entro la durata di trattamento raccomandata. I pazienti devono prestare attenzione ai segni e sintomi di gravi eventi trombotici (ad esempio dolore toracico, mancanza di respiro, debolezza, difficoltà di parola), che possono verificarsi senza sintomi premonitori. I pazienti devono essere informati a contattare immediatamente un medico nel caso si verifichi uno di questi eventi. Effetti ematologiciDurante trattamenti prolungati con diclofenac, come con altri FANS, sono raccomandati controlli della crasi ematica. Come altri FANS, diclofenac può inibire temporaneamente l’aggregazione piastrinica. Pazienti con difetti di emostasi devono essere attentamente monitorati. Effetti respiratori (asma preesistente)In pazienti con asma, rinite allergica stagionale, rigonfiamento della mucosa nasale (p. es. polipi nasali), malattie polmonari ostruttive croniche o infezioni croniche del tratto respiratorio (specialmente se collegate a sintomi simili alla rinite allergica), sono più frequenti che in altri pazienti reazioni ai FANS quali esacerbazioni dell’asma (cosiddetta intolleranza agli analgesici/asma da analgesici), edema di Quincke o orticaria. Si raccomanda pertanto speciale precauzione in tali pazienti (predisporsi all'emergenza). Questo vale anche per i pazienti allergici ad altre sostanze, per es. con reazioni cutanee, prurito o orticaria.Gravidanza e allattamentoL’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post–impianto e di mortalità embrione–fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, diclofenac non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se diclofenac è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta la più bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre – il feto a: – tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); – disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo–idroamnios; – la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: – possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse; – inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, diclofenac è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Come altri FANS, diclofenac passa nel latte materno in piccole quantità. Pertanto, diclofenac non deve essere somministrato durante l’allattamento per evitare effetti indesiderati nel lattante. Come per altri FANS, l’uso di diclofenac può alterare la fertilità femminile e non è raccomandato in donne che desiderino concepire. Deve essere considerata la sospensione di diclofenac in donne che abbiano difficoltà di concepimento o che siano sottoposte ad accertamenti sull’infertilità.InterazioniPrima di utilizzare il prodotto, qualora si stessero assumendo altri farmaci, è consigliabile informare il medico in quanto può essere necessario modificare il dosaggio od interrompere il trattamento. Le seguenti interazioni comprendono quelle osservate con diclofenac compresse gastroresistenti e/o altre forme farmaceutiche di diclofenac.LitioSe somministrato in concomitanza, diclofenac può elevare le concentrazioni plasmatiche di litio. Si raccomanda il monitoraggio dei livelli sierici di litio. DigossinaSe somministrato in concomitanza, diclofenac può elevare le concentrazioni plasmatiche di digossina. Si raccomanda il monitoraggio dei livelli sierici di digossina.Diuretici ed agenti antipertensiviI pazienti sottoposti a trattamento con tali farmaci debbono consultare il medico prima di assumere il prodotto. Come altri FANS, l’uso concomitante di diclofenac con diuretici o agenti antipertensivi (es.: betabloccanti, inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE)) può causare una diminuzione del loro effetto antipertensivo. Quindi, l’associazione deve essere assunta con cautela ed i pazienti, soprattutto anziani, devono ricevere il monitoraggio periodico della loro pressione sanguigna. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante e in seguito periodicamente, in particolare per i diuretici e gli ACE inibitori a causa di un aumentato rischio di nefrotossicità. Altri FANS e corticosteroidiL’uso concomitante di diclofenac e di altri antinfiammatori non steroidei sistemici o corticosteroidi può aumentare l’incidenza di effetti indesiderati gastrointestinali.Anticoagulanti e agenti antiaggregantisi raccomanda cautela in quanto la somministrazione contemporanea può aumentare il rischio di sanguinamento. Sebbene dai dati delle sperimentazioni cliniche non vi sia alcuna indicazione di un’influenza di diclofenac sull’effetto degli anticoagulanti, ci sono state isolate segnalazioni di un aumentato rischio di emorragia in pazienti riceventi diclofenac in concomitanza con anticoagulanti. Per questi pazienti si raccomanda quindi un attento monitoraggio. Inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs)La somministrazione contemporanea di FANS sistemici, incluso diclofenac, e SSRIs può aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale. AntidiabeticiGli studi clinici hanno dimostrato che diclofenac può essere somministrato insieme ad antidiabetici orali senza che ne influenzi l’effetto clinico. Tuttavia, sono stati riportati casi isolati di effetto sia ipo– sia iperglicemizzante, con la necessità di modificare la posologia degli agenti antidiabetici somministrati durante il trattamento con diclofenac. Per questo motivo, in caso di terapia concomitante, si raccomanda come misura precauzionale il monitoraggio dei livelli ematici di glucosio.MetotrexateDiclofenac può inibire la liberazione tubulare renale di metotrexate aumentandone i livelli. È raccomandata cautela in caso di somministrazione di FANS, incluso diclofenac, 24 ore prima o dopo un trattamento con metotrexate poiché le concentrazioni ematiche di metotrexate e di conseguenza la tossicità di questa sostanza possono aumentare. CiclosporinaPer il suo effetto sulle prostaglandine renali, diclofenac, come altri FANS, può aumentare la nefrotossicità della ciclosporina. Pertanto, diclofenac va somministrato a dosaggi inferiori a quelli che sono utilizzati in pazienti non in terapia con ciclosporina. Farmaci noti per causare iperkaliemiaIl trattamento concomitante con farmaci diuretici risparmiatori di potassio, ciclosporina, tacrolimus o trimetoprim può essere associato a un aumento dei livelli sierici di potassio, che devono essere quindi monitorati frequentemente. Antibatterici chinoloniciSono stati segnalati casi isolati di convulsioni, probabilmente dovuti all’uso concomitante dei chinoloni e dei FANS. FenitoinaQuando si utilizza fenitoina insieme a diclofenac, si raccomanda il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di fenitoina a causa di un prevedibile incremento dell’esposizione alla fenitoina. Colestipolo e colestiraminaQuesti agenti possono indurre un ritardo o una diminuzione nell’assorbimento di diclofenac. Quindi, si raccomanda di somministrare diclofenac almeno un’ora prima o 4–6 ore dopo la somministrazione di colestipolo/colestiramina. Potenti inibitori del CYP2C9Si raccomanda cautela quando si prescrive diclofenac insieme a potenti inibitori del CYP2C9 (come sulfinpirazone e voriconazolo); ciò può portare ad un incremento significativo delle concentrazioni plasmatiche di picco e dell’esposizione a diclofenac, dovuti all’inibizione del metabolismo dello stesso. Diclofenac può inoltre diminuire l’efficacia dei dispositivi intrauterini ed è stato riportato il rischio di inibizione dell’Interferone alfa.Effetti indesideratiGli effetti indesiderati (Tabella 1) sono elencati di seguito per organo, apparato/sistema e per frequenza MedDRA. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100 a <1/10); non comune (≥ 1/1.000 a < 1/100); raro (≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). I seguenti effetti indesiderati includono quelli riportati con l’uso a breve o a lungo termine. Qualora durante il trattamento con Voltadvance dovesse comparire uno di questi effetti, si consiglia di sospendere il farmaco e di consultare il medico. Tabella 1 Patologie del sistema emolinfopoietico Molto raro trombocitopenia, leucopenia, anemia (compresa l’anemia emolitica e aplastica), agranulocitosi. Disturbi del sistema immunitario Raro ipersensibilità, reazioni anafilattiche e anafilattoidi (comprese ipotensione e shock). Molto raro edema angioneurotico (incluso edema facciale). Disturbi psichiatrici Molto raro disorientamento, depressione, insonnia, incubi, irritabilità, reazioni psicotiche. Patologie del sistema nervoso Comune cefalea, capogiri. Raro sonnolenza. Molto raro parestesie, compromissione della memoria, convulsioni, ansietà, tremori, meningite asettica, alterazioni del gusto, accidenti cerebrovascolari. Patologie dell’occhio Molto raro disturbi della visione, visione offuscata, diplopia. Patologie dell’orecchio e del labirinto Comune vertigini. Molto raro tinnito, peggioramento dell’udito. Patologie cardiache Non comune* Infarto miocardico, insufficienza cardiaca, palpitazioni, dolore toracico. Patologie vascolari Molto raro ipertensione, vasculite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Raro asma (compresa dispnea). Molto raro polmonite. Patologie gastrointestinali Comune nausea, vomito, diarrea, dispepsia, dolore addominale, flatulenza, anoressia. Raro gastrite, emorragia gastrointestinale, ematemesi, diarrea emorragica, melena, ulcera gastrointestinale (con o senza sanguinamento o perforazione), secchezza della bocca e delle mucose. Molto raro colite (compresa colite emorragica ed esacerbazione di colite ulcerativa o morbo di Crohn), costipazione, stomatite (inclusa stomatite ulcerativa), glossite, disturbi esofagei, stenosi intestinale diaframma–simile, pancreatite, stipsi. Patologie epatobiliari Comune aumento delle transaminasi. Raro epatite, ittero, disturbi epatici. Molto raro epatite fulminante, necrosi epatica, insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune rash. Raro orticaria. Molto raro eruzioni bollose, eczema, eritema, eritema multiforme, sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi tossica epidermica (sindrome di Lyell), dermatite esfoliativa, perdita di capelli, reazione di fotosensibilità, porpora, porpora allergica, prurito. Patologie renali e urinarie Molto raro insufficienza renale acuta, ematuria, proteinuria, sindrome nefrotica, nefriti interstiziali, necrosi papillare renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Raro edema. * La frequenza riflette i dati del trattamento a lungo termine con una dose elevata (150 mg al giorno). Sperimentazioni cliniche e dati epidemiologici indicano in modo coerente un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio, infarto miocardico o ictus) associati all’uso di diclofenac, soprattutto ad alte dosi (150 mg/dì) e al trattamento a lungo termine. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.SovradosaggioNon esiste un tipico quadro clinico risultante da un sovradosaggio di diclofenac. Il sovradosaggio può causare sintomi quali vomito, emorragia gastrointestinale, diarrea, capogiri, tinnito o convulsioni. Nel caso di avvelenamento significativo sono possibili insufficienza renale acuta e danni epatici. Il trattamento dell’avvelenamento acuto da FANS, incluso diclofenac, consiste essenzialmente in misure di supporto e trattamento sintomatico. In caso di complicazioni come ipotensione, insufficienza renale, convulsioni, disturbi gastrointestinali e depressione respiratoria devono essere adottate le misure di supporto e trattamento sintomatico. Dopo l’ingestione di un sovradosaggio potenzialmente tossico si può considerare l’utilizzo di carbone attivo, mentre dopo l’ingestione di un sovradosaggio potenzialmente pericoloso per la vita si può considerare uno svuotamento gastrico (p. es. vomito, lavanda gastrica). Terapie specifiche, come diuresi forzata, dialisi o emoperfusione, non sono probabilmente di aiuto nell’eliminare i FANS, incluso diclofenac, a causa del loro elevato legame alle proteine plasmatiche e del loro notevole metabolismo.ConservazioneQuesto medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.FormatoConfezione da 20 bustine...

Dicloreum Schiuma Cutanea 50 g 3%

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  Dicloreum Schiuma Cutanea Antinfiammatorio locale   Dicloreum Schiuma Cutanea è un antinfiammatorio che può essere utilizzato in caso di distorsioni, traumi, stiramenti e strappi muscolari. La sua azione è anche di tipo antidolorifico, grazie a una formulazione con concentrazione di principio attivo al 3% che consente al medicinale di arrivare fino all'origine del dolore, riducendo il gonfiore tipico degli stiramenti o delle distorsioni. Facile da utilizzare grazie all'erogatore a bomboletta, che consente un'applicazione semplice ed efficace. Particolarmente indicato per chi pratica attività sportive e può essere maggiormente soggetto a traumi distorsivi e strappi muscolari. Principi attivi 100 g di Schiuma cutanea contengono Diclofenac 3 g Eccipienti Sodio idrossido, macrogliceroli caprilocaprati, phospholipon 80 H, polisorbato 80, alcool benzilico, potassio sorbato, sodio fosfato dibasico dodecaidrato, tocoferolo acetato, profumazione menta/eucalipto, acqua depurata. Ogni contenitore sotto pressione (50 g) contiene 47,5 g di soluzione e 2,5 g di propellente (isobutano, n–butano, propano). Controindicazioni • Ipersensibilità al diclofenac, a uno qualsiasi degli eccipienti, verso l’acido acetilsalicilico ed altri farmaci antinfiammatori non steroidei, nonché all’isopropanolo. • Pazienti nei quali si sono verificati attacchi d’asma, orticaria o riniti acute dopo assunzione di acido acetilsalicilico o di altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e isopropanolo. • Terzo trimestre di gravidanza. • Bambini e adolescenti al di sotto dei 14 anni. Modo d'uso Agitare prima dell’uso. Tenendo la bomboletta capovolta, erogare la quantità desiderata premendo l’apposito erogatore. Posologia Adulti al di sopra dei 18 anni Applicare DICLOREUM ANTINFIAMMATORIO LOCALE 1–3 volte al giorno o secondo prescrizione medica. Per ogni applicazione spruzzare sul palmo della mano, a seconda delle dimensioni della zona da trattare, una massa circolare di schiuma di 3–5 centimetri di diametro (pari a circa 0,75–1,5 grammi in peso) massaggiando delicatamente fino a completo assorbimento. In caso di trattamento per ionoforesi il prodotto deve essere applicato al polo negativo. DICLOREUM ANTINFIAMMATORIO LOCALE può essere inoltre usato in combinazione con la terapia ad ultrasuoni. Dopo l’applicazione, lavarsi le mani, altrimenti risulteranno anch’esse trattate con la schiuma cutanea. Attenzione: usare solo per brevi periodi di trattamento. Adolescenti dai 14 ai 18 anni Applicare DICLOREUM ANTINFIAMMATORIO LOCALE 1–3 volte al giorno o secondo prescrizione medica. Per ogni applicazione spruzzare sul palmo della mano, a seconda delle dimensioni della zona da trattare, una massa circolare di schiuma di 3–5 centimetri di diametro (pari a circa 0,75–1,5 grammi in peso) massaggiando delicatamente fino a completo assorbimento. In caso di trattamento per ionoforesi il prodotto deve essere applicato al polo negativo. DICLOREUM ANTINFIAMMATORIO LOCALE può essere inoltre usato in combinazione con la terapia ad ultrasuoni. Dopo l’applicazione, lavarsi le mani, altrimenti risulteranno anch’esse trattate con la schiuma cutanea. Se questo medicinale è necessario per più di 7 giorni per alleviare il dolore o se i sintomi peggiorano, consultare il medico. Bambini ed adolescenti al di sotto dei 14 anni Sono disponibili dati insufficienti sull’efficacia e la sicurezza nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 14 anni. Pertanto, l’uso di DICLOREUM ANTINFIAMMATORIO LOCALE è controindicato nei bambini al di sotto dei 14 anni di età. Anziani Può essere impiegato il dosaggio abituale previsto per gli adulti.  Conservazione Conservare a temperatura non superiore ai 30 °C. Contiene propellente infiammabile. Proteggere contro i raggi solari e non esporre ad una temperatura superiore a 50 °C. Conservare al riparo da qualsiasi fonte di combustione. Avvertenze La possibilità di eventi avversi sistemici con l’applicazione di diclofenac topico non può essere esclusa se il preparato viene usato su aree cutanee estese e per un periodo prolungato (si veda il riassunto delle caratteristiche del prodotto delle forme sistemiche di diclofenac). Il Diclofenac topico deve essere applicato solamente su cute intatta, non malata, e non su ferite cutanee o lesioni aperte. Non deve essere lasciato entrare in contatto con gli occhi o membrane mucose e non deve essere ingerito. Nei pazienti anziani e/o sofferenti a livello gastrico si sconsiglia l’uso concomitante di farmaci antiflogistici sistemici. DICLOREUM ANTINFIAMMATORIO LOCALE deve essere utilizzato con cautela in pazienti che hanno avuto in passato una reazione di ipersensibilità da FANS o analgesici, es. attacchi di asma, eruzioni cutanee o riniti allergiche acute. I pazienti asmatici, con malattie croniche ostruttive dei bronchi, rinite allergica o infiammazione della mucosa nasale (polipo nasale) reagiscono con attacchi asmatici, infiammazione locale della pelle o della mucosa (edema di Quincke) o orticaria al trattamento antireumatico effettuato con FANS più spesso di altri pazienti. L’impiego, specie se prolungato, di altri prodotti per uso topico può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso è necessario interrompere il trattamento e istituire una terapia idonea. Interrompere il trattamento se si sviluppa rush cutaneo dopo applicazione del prodotto. Il diclofenac topico può essere usato con bendaggi non occlusivi, ma non deve essere usato con un bendaggio occlusivo che non lasci passare aria. DICLOREUM ANTINFIAMMATORIO LOCALE contiene potassio sorbato che può causare reazioni cutanee locali (ad esempio dermatiti da contatto). Per ridurre eventuali fenomeni di fotosensibilizzazione è consigliabile non esporsi eccessivamente al sole durante l’uso. Tenere il medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini. Gravidanza e allattamento Gravidanza La concentrazione sistemica di diclofenac, confrontata con formulazioni orali, è più bassa dopo somministrazione topica. Facendo riferimento all’esperienza con trattamento con FANS per somministrazione sistemica, si raccomanda quanto segue: L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può avere effetti negativi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post–impianto e di mortalità embrio–fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza il diclofenac non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se il diclofenac è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta più bassa possibile e la durata del trattamento più breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: – tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); – disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo–idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: – possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse; – inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, il diclofenac è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.   Allattamento Come altri FANS, il diclofenac passa nel latte materno in piccole quantità. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di DICLOREUM ANTINFIAMMATORIO LOCALE non sono previsti effetti sul lattante. A causa della mancanza di studi controllati in donne che allattano, il prodotto deve essere usato durante l’allattamento solo sotto consiglio di un professionista sanitario. In questa circostanza, DICLOREUM ANTINFIAMMATORIO LOCALE non deve essere applicato sul seno delle madri che allattano, né altrove su aree estese di pelle o per un periodo prolungato di tempo). Interazioni Poiché l’assorbimento sistemico di diclofenac a seguito di un’applicazione topica è molto basso, tali interazioni sono molto improbabili. Tuttavia, nei trattamenti ad alte dosi e protratti nel tempo si tenga presente la possibilità di competizione tra il diclofenac assorbito ed altri farmaci ad alto legame con le proteine plasmatiche. Effetti indesiderati Le reazioni avverse (Tabella 1) sono elencate per frequenza, per prima la più frequente, utilizzando la seguente convenzione: comune (≥1/100, ..

Nuroflex Dolori Muscolari e Articolari - Contro mal di schiena e strappi muscolari - 4 Cerotti Medicati - 200 mg

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Nuroflex Dolori Muscolari e Articolari Contro mal di schiena e strappi muscolari Nuroflex Dolori Muscolari e Articolari è un cerotto medicato a base di Ibuprofene, utile per contribuire a ridurre il dolore acuto e l'infiammazione associati a mal di schiena, dolori articolari, strappi muscolari e distorsioni. Grazie alla sua formulazione, il principio attivo è capace di agire localmente così da offrire sollievo dal dolore fino a 24 ore dall'applicazione. Inoltre, il cerotto color carne, è flessibile ed anatomico, così da poter essere applicato sopra o vicino alle articolazioni, in modo da consentire il normale movimento. Per questo motivo, può essere utilizzato da adulti ed adolescenti al di sopra dei 16 anni, in modo da offrire sollievo dal dolore. Come si utilizza Nuroflex Dolori Muscolari e Articolari Lavare ed asciugare bene la zona da trattare. Prendere un cerotto dalla bustina, rimuovere la pellicola A e posizionarlo sulla zona interessata. Rimuovere la pellicola B, tirare delicatamente il cerotto e far aderire bene alla pelle. Rimuovere il film C. Tirare delicatamente il cerotto e far aderire bene alla pelle. Il cerotto può essere applicato in qualsiasi momento del giorno e della notte, ma deve essere rimosso alla stessa ora del giorno successivo per applicarne uno nuovo. La dose massima per un periodo di 24 ore è di un cerotto medicato. Può essere applicato fino ad un massimo di 5 giorni. Composizione Ogni cerotto contiene: 200 mg di ibuprofene. Strato adesivo: Macrogol 20000, Macrogol 400, Levomentolo, Copolimero di Stirene-Isoprene-Stirene a blocchi, Poli-isobutilene, Estere glicerolo rosin idrogenato, Paraffina liquida.  Strato di supporto: Tessuto non tessuto in Polietilene Tereftalato (PET). Pellicola protettiva: Polietilene Tereftalato (PET) rivestito di silicone. Una bustina contiene 2 cerotti medicati. Effetti collaterali di Nuroflex Dolori Muscolari e Articolari In caso di comparsa di eruzione cutanea, dopo l'applicazione del dispositivo medico, è necessario rimuovere il cerotto ed interrompere il trattamento immediatamente. Controindicazioni di Nuroflex Dolori Muscolari e Articolari Non eccedere la dose massima giornaliera consigliata. Non applicare su cute lesa o danneggiata. Controindicato al di sotto dei 16 anni. Non bagnare il cerotto. Non usare in caso di ipersensibilità verso uno qualsiasi dei componenti del prodotto. Non utilizzare per un periodo superiore a 5 giorni. Controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Si sconsiglia l'uso del dispositivo medico durante l'allattamento. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni. Conservazione Conservare il prodotto in luogo fresco ed asciutto, al riparo da fonti di calore e di luce che potrebbero comprometterne l'integrità. Curiosità ed approfondimenti Il mal di schiena è un fastidioso dolore che si presenta a livello della zona lombare, spesso causato da uno sforzo eccessivo, uno strappo, un colpo di freddo o da eventi traumatici che possono comportare anche difficoltà di movimento. Questa condizione è spesso accompagnata da indolenzimento muscolare, dolore che si irradia verso la gamba e che peggiora quando ci si piega o si solleva la schiena e si presenta anche in posizione supina. Generalmente, il mal di schiena è da associare a due condizioni differenti: lombalgia e lombosciatalgia. La lombalgia, si caratterizza per il fatto che il dolore si presenta a fine giornata o al mattino, ma tende a migliorare con il trascorrere del tempo e si associa a formicolio ed intorpidimento degli arti; è causato da sforzo "da carico", artrosi, difetti posturali e sedentarietà. La lombosciatalgia, invece, definita anche comunemente come "sciatica", determina un dolore acuto che può propagarsi anche nella gamba e che può insorgere all'improvviso o in seguito a sforzi. Per provare a ridurre il dolore acuto, associato a queste condizioni, può essere utile ricorrere a trattamenti topici come Nuroflex Dolori Muscolari e Articolari che sfrutta la presenza di ibuprofene, per ridurre l'infiammazione, cos' da apportare sollievo fino a 24 ore. ..

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Voltaren Emulgel 2% Gel antidolorifico per dolori articolari e muscolari Voltaren Emulgel 2% è un farmaco antidolorifico il cui uso è consigliato per attenuare i sintomi associati a stati dolorosi originati da reumatismi o traumi di varia natura. Si può utilizzare a livello topico, direttamente sulla zona interessata, in caso di dolore alle articolazioni, ai muscoli, ai legamenti o ai tendini: pertanto, si rivela molto utile per il trattamento sintomatico di contusioni, contratture, lesioni muscolari, tendiniti, artriti, osteoartrosi. Il suo principio attivo è Diclofenac, una sostanza che dopo il rilascio aiuta a dare sollievo alla zona traumatizzata soprattutto in caso di distorsioni o strappi muscolari. In particolare, la differenza tra Voltaren Emulgel 1% e Voltaren Emulgel 2% sta nel fatto che quello al 2% ha una formulazione con la doppia concentrazione di principio attivo e, grazie ad un eccipiente come l'alcol oleico, penetra in profondità e si va ad accumulare nelle articolazioni così da svolgere azione mirata sull'infiammazione che è la causa del dolore. Principi attivi 100 g di Voltaren Emulgel contengono 2,32 g di diclofenac dietilammonio, equivalenti a 2 g di diclofenac sodico. Eccipienti con effetti noti: glicole propilenico (50 mg/g di gel) butilidrossitoluene (0,2 mg/g di gel) profumo eucalipto pungente Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Eccipienti Butilidrossitoluene, carbomeri, cocoile caprilocaprato, dietilammina, alcool isopropilico, paraffina liquida, macrogol cetostearile etere, alcool oleico, glicole propilenico, profumo eucalipto pungente, acqua depurata. Indicazioni terapeutiche Trattamento locale di stati dolorosi e flogistici di natura reumatica o traumatica delle articolazioni (come ad esempio osteoartrosi e artriti), dei muscoli (come ad esempio contratture o lesioni), dei tendini e dei legamenti (come ad esempio tendiniti). Controindicazioni/Effetti indesiderati • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. • Anamnesi di asma, angioedema, orticaria o rinite acuta a seguito dell’assunzione di acido acetilsalicilico o di altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). • Durante il terzo trimestre di gravidanza. • L’uso nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 14 anni è controindicato. Posologia Per uso cutaneo. Adulti al di sopra dei 18 anni: Voltaren Emulgel 2% gel dona sollievo dal dolore fino a 12 ore: Applicare Voltaren Emulgel 2% gel 2 volte al giorno sulla zona da trattare (preferibilmente il mattino e la sera), frizionando leggermente. Il quantitativo da applicare dipende dalla dimensione della parte interessata. Per esempio 2-4 g di Voltaren Emulgel 2% gel (quantitativo di dimensioni variabili tra una ciliegia e una noce) sono sufficienti per trattare un’area di 400-800 cm². Dopo l'applicazione pulire le mani con carta assorbente e poi lavarle, a meno che non siano il sito da trattare. La carta assorbente deve essere gettata nei rifiuti domestici dopo l'uso. I pazienti devono attendere che Voltaren Emulgel 2% si asciughi prima di fare la doccia o il bagno Attenzione: usare solo per brevi periodi di trattamento. La durata del trattamento dipende dall’indicazione d’uso e dalla risposta clinica. Il gel non deve essere usato per più di 14 giorni senza il consiglio del medico. Consultare il medico se i sintomi persistono o peggiorano dopo 7 giorni di trattamento. Adolescenti dai 14 ai 18 anni: Applicare Voltaren Emulgel 2% gel 2 volte al giorno sulla zona da trattare (preferibilmente il mattino e la sera), frizionando leggermente. Il quantitativo da applicare dipende dalla dimensione della parte interessata. Per esempio 2-4 g di Voltaren Emulgel 2% gel (quantitativo di dimensioni variabili tra una ciliegia e una noce) sono sufficienti per trattare un’area di 400-800 cm². Dopo l'applicazione pulire le mani con carta assorbente e poi lavarle, a meno che non siano il sito da trattare. La carta assorbente deve essere gettata nei rifiuti domestici dopo l'uso. I pazienti devono attendere che Voltaren Emulgel 2% si asciughi prima di fare la doccia o il bagno. Se questo prodotto è necessario per più di 7 giorni per alleviare il dolore o se i sintomi peggiorano, consultare un medico. Bambini al di sotto dei 14 anni: Sono disponibili dati insufficienti sull’efficacia e la sicurezza nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 14 anni (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni). Pertanto, l’uso di Voltaren Emulgel 2% gel è controindicato nei bambini al di sotto dei 14 anni di età. Anziani (al di sopra dei 65 anni) Può essere impiegato il dosaggio abituale previsto per gli adulti. Conservazione Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Avvertenze La possibilità di eventi avversi sistemici con l’applicazione di Voltaren Emulgel 2% non può essere esclusa se il preparato viene usato su aree cutanee estese e per un periodo prolungato. Voltaren Emulgel 2% deve essere applicato solamente su cute intatta, non malata, e non su ferite cutanee o lesioni aperte. Non deve essere lasciato entrare in contatto con gli occhi o membrane mucose e non deve essere ingerito. Interrompere il trattamento se si sviluppa rash cutaneo dopo applicazione del prodotto. Voltaren Emulgel 2% può essere usato con bendaggi non occlusivi, ma non deve essere usato con un bendaggio occlusivo che non lasci passare aria. Informazioni importanti su alcuni eccipienti Voltaren Emulgel 2% gel contiene 200 mg di glicole propilenico per dose (4 g) equivalente a 50 mg/g che può causare irritazione della pelle. Voltaren Emulgel 2% gel contiene butilidrossitoluene che può causare reazioni sulla pelle localizzate (ad es. dermatite da contatto) o irritazione agli occhi e alle mucose. Voltaren Emulgel 2% gel contiene profumo eucalipto pungente, un aroma a sua volta contenente alcool benzilico, citronellolo, cumarina, d-limonene, eugenolo, geraniolo, linalolo che possono causare reazioni allergiche. Interazioni Poiché l’assorbimento sistemico di diclofenac a seguito di un’applicazione topica è molto basso, le interazioni sono molto improbabili. Effetti indesiderati Gli effetti indesiderati includono reazioni cutanee lievi e transitorie al sito di applicazione. In casi molti rari, si possono verificare reazioni allergiche. Gli effetti indesiderati (Tabella 1) sono elencati di seguito per organo, apparato/sistema e per frequenza MedDRA. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10) comune (≥ 1/100 a ..

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