Dermatologici

Sofargen crema 120g 1%

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Sorfagen Crema 1%  Trattamento antibatterico locale Sorfagen Crema 1% è un preparato a base di Sulfadiazina argentica micronizzato. Il suo utilizzo è consigliato nella profilassi e trattemento antibatterico locale in caso di ustioni di II e II..

Informazioni sui prezzi ⓘ

Sorfagen Crema 1% 

Trattamento antibatterico locale

Sorfagen Crema 1% è un preparato a base di Sulfadiazina argentica micronizzato. Il suo utilizzo è consigliato nella profilassi e trattemento antibatterico locale in caso di ustioni di II e III grado. La sua formulazione è studiata per creare un ambiente protetto, così da evitare che la ferita possa infettarsi.

Sorfagen Crema 1% trova anche impiego nel trattamento antibatterico locale di ulcere varicose e piaghe da decubito infette. La crema può essere applicata direttamente sulla lesione oppure su garza sterile. L'applicazione va rinnovata più volte nel corso della giornata, in base al consiglio del medico e alle caratteristiche peculiari della lesione.

Sorfagen Crema 1% grazie alle sue proprietà e principio attivo si presta a essere un prodotto utile ed efficace per la cura di tutte le affezione dermatologiche infette o suscettibili di superinfezioni.

Composizione

Principi attivi

Sulfadiazina argentica micronizzato 1 g 

Eccipienti

Alcool stearilico, isopropile miristato, propilenglicole, polietilenglicolmonostearato, poliossietilensorbitanmonolaurato, metil-p-ossibenzoato, acqua distillata.

Controindicazioni/Effetti indesiderati

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Poichè i sulfamidici possono aumentare il rischio di ittero neonatale, Sofargen non deve essere impiegato nelle donne al termine della gravidanza, nei prematuri e nei neonati nei primi mesi di vita.

Modo d'Uso

Nelle ustioni Sofargen va applicato il più precocemente possibile. Dopo una rapida detersione delle parti lese, stendere subito sulle superfici ustionate uno strato uniforme di crema di 2 o 3 mm di spessore. La crema può essere applicata sia direttamente sulle lesioni, eventualmente con l’aiuto di un guanto sterile, sia previamente stesa su una garza sterile. L’applicazione di Sofargen deve continuare senza interruzione, una o due volte al giorno, finchè sussistano possibilità d’infezione e fino alla completa cicatrizzazione, sia nelle riparazioni spontanee, sia in quelle chirurgiche. Ad ogni rinnovo della medicazione detergere accuratamente le ferite con acqua o con soluzione fisiologica mediante docciature o spugnature. Avere cura di riapplicare tempestivamente la crema sulle superfici da cui sia stata inavvertitamente rimossa.

Negli altri casi, ulcere varicose, piaghe da decubito, ferite e affezioni dermatologiche suscettibili di infezione, detergere ove necessario la parte lesa ed applicare uno strato di crema di 2-3 mm di spessore, seguendo lo stesso criterio descritto per il trattamento delle ustioni. La lesione deve essere mantenuta sempre completamente coperta dal medicamento. Qualora occorresse una medicazione tipo gambaletto, svolgere porzioni di 20-30 cm di una benda di adeguata lunghezza, stendervi uno strato abbondante di crema, riavvolgere la parte impregnata, svolgerne altri 20-30 cm e ripetere l’operazione fino a che l’intera lunghezza della benda sia stata completamente impregnata, quindi praticare il bendaggio richiesto.

Avvertenze

Sofargen deve essere applicato con cautela in presenza di insufficienza epatica o renale. L’uso di Sofargen può essere rischioso in soggetti che presentano manifesto deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, poichè possono verificarsi fenomeni emolitici. L’uso prolungato del prodotto può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. In tale evenienza occorre interrompere il trattamento ed adottare idonee misure terapeutiche. Altrettanto dicasi in caso di superinfezione da microrganismi resistenti. Nel trattamento di ustioni di un’estesa parte del corpo le concentrazioni sieriche di sulfamidico possono raggiungere nell’adulto quelle terapeutiche. Pertanto in questi pazienti sarebbe opportuno controllare tali livelli sierici, la funzionalità renale, la presenza di eventuali cristalli di sulfamidici nelle urine e la funzionalità epatica, interrompendo la terapia nel caso in cui la funzionalità epatica e/o renale fossero compromesse. Inoltre, visto che il glicole propilenico, presente come eccipiente nella composizione, può determinare iperosmolalità quando il prodotto viene applicato su vaste aree ustionate, deve essere periodicamente controllata l’osmolalità sierica e, se necessario, il trattamento deve essere interrotto.

Gravidanza e allattamento
Non esistendo esaurienti dati sperimentali sugli eventuali effetti del farmaco sul feto, il Sofargen non dovrebbe essere impiegato durante la gravidanza e nell’allattamento a meno che, a giudizio del medico, il suo impiego sia indispensabile ed essenziale per la gestante.

Interazioni

Enzimi proteolitici locali, applicati contemporaneamente a Sofargen, possono essere inattivati dalla presenza di ioni argento.

Effetti indesiderati

Sono stati segnalati alcuni casi di leucopenia transitoria (0,4%), rari disturbi locali (dolore e bruciore) e rare reazioni locali di natura allergica (0,3%). Non si possono escludere gli effetti indesiderati classici dei sulfamidici somministrati per via sistemica, in caso di trattamento di estese parti del corpo.

Sovradosaggio

Non evidenziati in letteratura eventuali sintomi da sovradosaggio.

Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 30°C. Il prodotto deve essere utilizzato entro 6 mesi dalla prima apertura del contenitore.

Formato
Tubo da 120g