Decongestionanti nasali

ARGENTO Prot.0,5% Gocce FADEM

€1,94

Principi attiviArgento Proteinato New.Fa.Dem. Bambini 0,5% Gocce Nasali e Auricolari, Soluzione 100 g di soluzione contengono: Principio attivo: argento proteinato g 0,5 Argento Proteinato New.Fa.Dem. Adulti 1% Gocce Nasali e Auricolari, Soluzione 10..

Informazioni sui prezzi ⓘ
Principi attivi

Argento Proteinato New.Fa.Dem. Bambini 0,5% Gocce Nasali e Auricolari, Soluzione 100 g di soluzione contengono: Principio attivo: argento proteinato g 0,5 Argento Proteinato New.Fa.Dem. Adulti 1% Gocce Nasali e Auricolari, Soluzione 100 g di soluzione contengono: Principio attivo: argento proteinato g 1 Argento Proteinato New.Fa.Dem. Adulti 2% Gocce Nasali e Auricolari, Soluzione 100 g di soluzione contengono: Principio attivo: argento proteinato g 2 Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1

Eccipienti

acqua depurata

Indicazioni terapeutiche

Decongestionante e antisettico della mucosa nasale e antisettico del condotto auricolare.

Controindicazioni/Effetti indesiderati

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Adulti e bambini Somministrare 1–2 gocce in ogni narice o nel condotto auricolare 2–3 volte al giorno.

Conservazione

Conservare ad una temperatura non superiore ai 30 °C. Conservare il flacone ben chiuso nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

Avvertenze

Evitare l’uso concomitante con prodotti a base di papaina (vedere paragrafo 4.5). Attenersi alle dosi consigliate e alle modalità di impiego. L’argento proteinato, se accidentalmente ingerito o se impiegato per un lungo periodo a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici (vedere paragrafo 4.9).

Interazioni

La soluzione di argento proteinato può interagire con prodotti a base di papaina. La papaina è un enzima proteolitico, appartenente alla classe delle idrolasi, che si estrae dal frutto immaturo della papaya (Carica papaya). L’uso concomitante di argento proteinato e papaina potrebbe inibire l’azione enzimatica della papaina.

Effetti indesiderati

Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati dell’argento proteinato, organizzati secondo la classificazione organo sistemica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Dermatiti Rash Bruciori Irritazioni della cute Decolorazione della pelle Reazioni di ipersensibilità Argiria (vedere paragrafo 4.9) Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Sovradosaggio

In caso di sovradosaggio si possono verificare elevate concentrazioni di argento nel plasma e decolorazione della cute. Inoltre, possono verificarsi sintomi sistemici come epatotossicità, cardiomiopatia, amnesia e linguaggio confuso. L’ingestione giornaliera prolungata di argento proteinato può determinare neurotossicità irreversibile, con stato epilettico mioclonico, fino a determinare coma e, infine, morte. Un accumulo di argento nella pelle, nelle mucose, nelle membrane e negli occhi, dovuto a ingestione o assorbimento anche di piccole quantità, può determinare la comparsa di argiria. L’argiria è caratterizzata da una colorazione della cute da grigio a blu scuro, dovuta al legame dell’argento con diverse proteine e alla conseguente produzione di pigmenti.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso di argento proteinato in donne in gravidanza. Argento proteinato non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità. Allattamento Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso di argento proteinato in allattamento. Argento proteinato non deve essere usato durante l’allattamento, se non in caso di assoluta necessità.