I disturbi d’ansia sono collegati a patologie psichiatriche e fattori inconsci molto profondi ed è per questo che è importante indagarne le origini.
Tale disturbo può esordire in qualsiasi momento della vita, sia nell’infanzia che nell’età adulta, colpendo sia uomini che donne senza distinzione.
L’ansia non è semplice ‘apprensione’ ma un fenomeno persistente nel tempo che diventa eccessivo raggiungendo il suo apice nel giro di sei mesi.
Le patologie in cui il fenomeno può sfociare sono:
• Attacchi di panico;
• Disturbo ossessivo-compulsivo;
• Ansia sociale;
• Disturbo post-traumatico da stress;
• Fobie;
• Disturbo d’ansia generalizzato.
Cause e sintomi dell’ansia
I fattori che favoriscono l’ansia possono essere:
• Ansia da separazione (interessa prevalentemente bambini e adolescenti);
• Fobie;
• Disturbi d’ansia sociale;
• Mutismo selettivo;
• Disturbi d’ansia generalizzata;
• Attacchi di panico.
I sintomi dell’ansia, invece, sono:
• Tachicardia;
• Sudorazione eccessiva;
• Sensazione di svenimento;
• Vertigini e difficoltà nel movimento;
• Sensazione di asfissia;
• Nausea e vomito;
• Vampate di calore;
• Paura di morire;
• Senso di distacco dalla realtà;
• Sensazione di formicolio su tutto il corpo.
In che modo è possibile guarire dell’ansia?
L’ansia si può curare, ma il paziente deve essere cosciente di tale possibilità. Spesso, infatti, molti credono di essere soli e senza via d’uscita, ma non è così. Una visita specialistica presso psichiatri e psicologi è il primo passo per stare bene. Saranno proprio i medici, infatti, a definire la terapia adeguata tra farmaci e psicoterapia.
Per quanto riguarda i medicinali, spesso quelli più utili sono antidepressivi, ansiolitici e betabloccanti. La psicoterapia, invece, ha lo scopo di modificare gli schemi di pensiero dell’individuo aggirando o reagendo alle situazioni d’ansia in cui può ritrovarsi. In tal caso, la terapia cognitivo comportamentale è la strada migliore.