Influenza e raffreddore

Actifed - Decongestionante della mucosa nasale - 12 compresse - Triprolidina cloridrato 2,5 mg + Pseudoefedrina cloridrato 60mg

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Actifed  Decongestionante della mucosa nasale in compresse Il farmaco in compresse Actifed svolge un'efficace azione decongestionante delle vie respiratorie nasali. I suoi principi attivi, la Tripolidina Cloridato e la Pseudoefedrina cloridato,..

Informazioni sui prezzi ⓘ

Actifed 

Decongestionante della mucosa nasale in compresse

Il farmaco in compresse Actifed svolge un'efficace azione decongestionante delle vie respiratorie nasali. I suoi principi attivi, la Tripolidina Cloridato e la Pseudoefedrina cloridato, consentono di ridurre l'iperemia dei tessuti, l'edema e la congestione, tipica del raffreddore..

Actifed compresse, quindi, grazie alla sua formulazione, si rivela un prezioso alleato per combattere la sintomatologia legata in particolar modo al raffreddore liberando il naso chiuso per almeno 6 ore. Prima di utilizzare il prodotto chiedere consiglio al medico e leggere bene il foglietto illustrativo prima dell'uso. Il prodotto non è adatto a bambini di età inferiore ai 12 anni, donne in gravidanza e in allattamento.

Composizione

Principi attivi

Una compressa contiene: triprolidina cloridrato 2,5 mg; pseudoefedrina cloridrato 60,0 mg; 

Eccipienti

Ogni compressa contiene: lattosio; amido di mais; povidone; magnesio stearato. 

Indicazioni terapeutiche

Decongestionante della mucosa nasale, specie in caso di raffreddore.

Controindicazioni/Effetti indesiderati

  •  ipersensibilità ai principi attivi, ad altri antistaminici o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati
  •  bambini di età inferiore ai 12 anni
  • Gravidanza e allattamento
  •  nei pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) o nelle due settimane successive a tale trattamento, e nella terapia delle affezioni delle basse vie respiratorie, compresa l’asma bronchiale. In tali casi l’uso concomitante di ACTIFED può causare un aumento della pressione sanguigna o crisi ipertensive
  • glaucoma, ipertrofia prostatica, ostruzione del collo vescicale, stenosi piloriche e duodenali o di altri tratti dell’apparato gastroenterico ed urogenitale (a causa dei suoi effetti anticolinergici)
  • affezioni cardiovascolari, ipertensione arteriosa, ipertiroidismo, epilessia e diabete.

Modo d'Uso

Adulti e ragazzi al di sopra dei 12 anni: una compressa 2 – 3 volte al giorno. Non superare le dosi consigliate. Farmaco per Uso orale

Avvertenze

Se i sintomi non migliorano entro 7 giorni o se compare febbre alta o altri effetti indesiderati, i pazienti devono essere avvertiti di interrompere il trattamento e consultare il medico. Prima di assumere triprolidina, i pazienti con le seguenti condizioni respiratorie come enfisema, bronchite cronica o asma bronchiale acuta o cronica, devono essere avvertiti di consultare un medico. La triprolidina può causare sonnolenza e può aumentare gli effetti sedativi di sostanze che deprimono il sistema nervoso centrale come alcol, sedativi, tranquillanti. È necessario informare i pazienti che si deve evitare l’uso di bevande alcoliche durante il trattamento con ACTIFED e che è opportuno consultare il medico prima di assumere ACTIFED in concomitanza con medicinali che deprimono il sistema nervoso centrale. Alle comuni dosi terapeutiche gli antistaminici presentano reazioni secondarie assai variabili da soggetto a soggetto e da composto a composto. Per la posologia negli anziani è necessario considerare la loro maggiore sensibilità verso gli antistaminici e verso la pseudoefedrina. Sebbene la pseudoefedrina non abbia prodotto effetti importanti sulla pressione arteriosa di soggetti normotesi, ACTIFED non dovrebbe essere assunto da pazienti in terapia con antipertensivi, antidepressivi triciclici, agenti simpaticomimetici, quali i decongestionanti, gli anoressizzanti, gli amfetaminosimili. ACTIFED non dovrebbe essere usato neppure da pazienti con gravi malattie renali o epatiche. ACTIFED compresse contiene: lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Gravidanza e allattamento
ACTIFED è controindicato durante la gravidanza e l’allattamento.

Interazioni

Durante l’uso concomitante di inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) e ammine simpaticomimetiche, in letteratura medica sono state riportate crisi ipertensive acute. La pseudoefedrina esercita un’azione vasocostrittrice stimolando i recettori adrenergici e rilasciando noradrenalina dai siti neuronali. Gli inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) possono potenziare l’effetto pressorio della pseudoefedrina, poiché impediscono il metabolismo delle ammine simpaticomimetiche e aumentano la quantità rilasciabile di noradrenalina nel tessuto nervoso adrenergico. Gli effetti degli antistaminici sono resi più evidenti dall’alcool, dagli ipnotici, dai sedativi, dai tranquillanti, e da altre sostanze ad azione anticolinergica o ad effetto depressivo sul sistema nervoso centrale, le quali pertanto non vanno assunte durante la terapia. Gli antistaminici possono ridurre la durata d’azione degli anticoagulanti orali. L’uso degli antistaminici può mascherare i primi segni di ototossicità di certi antibiotici. Il furazolidone causa una progressiva inibizione della monoaminossidasi, per cui non va assunto contemporaneamente ad ACTIFED. L’effetto degli antipertensivi che interferiscono con l’attività del simpatico (per es. metildopa, alfa e beta bloccanti, debrisochina, guanetidina, betanidina e bretilio) può essere parzialmente annullato da ACTIFED, che pertanto, anche in questo caso, non va contemporaneamente assunto.

Effetti indesiderati

Di seguito sono riportate le reazioni avverse segnalate con una frequenza ≥1%, individuate in studi randomizzati controllati con placebo, con formulazioni contenenti pseudofedrina come singolo principio attivo: bocca secca, nausea, capogiro, insonnia e nervosismo. Non sono disponibili studi clinici controllati con placebo, con sufficienti dati relativi alle reazione avverse per la combinazione dei principi attivi pseuoefedrina e triprolidina. Le reazioni avverse sono riportate in Tabella 1 secondo le categorie di frequenza che utilizzano la seguente convenzione: • molto comune (1/10); • comune (1/100 e <1/10); • non comune (1/1.000 e < 1/100); • raro (1/10, 000 e <1 / 1.000); • molto raro (<1/10.000); • non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Disturbi psichiatrici
Molto rari Ansia, umore euforico, allucinazione, irrequietezza
Patologie del sistema nervoso
Molto Rari Cefalea, parestesia, iperattività psicomotoria (nella popolazione pediatrica), sonnolenza, tremore
Patologie cardiache
Molto Rari Aritmia, extrasistoli, palpitazioni, tachicardia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto Rari Sentirsi nervoso, astenia
Patologie del sistema immunitario
Molto rari Ipersensibilità
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto rari Epistassi
Patologie gastrointestinali
Molto rari Vomito, disturbo addominale.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto rari Prurito, eritema, orticaria
Patologie renali e urinarie
Molto rari Disuria, ritenzione urinaria
Esami diagnostici
Molto rari Pressione arteriosa aumentata

ACTIFED può causare anche vertigini, reazione di fotosensibilità, diarrea, iperviscosità delle secrezioni bronchiali, molto raramente alterazioni ematiche e specie negli anziani, ipotensione.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo "www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".

Sovradosaggio

In caso di iperdosaggio si osservano in genere spiccati effetti depressivi (dovuti alla triprolidina) o stimolanti (dovuti alla pseudoefedrina) sul S.N.C. Effetti della triprolidina: sonnolenza, letargia, depressione respiratoria, ipertensione, ipertermia, sindrome anticolinergica (midriasi, rossore, febbre, bocca secca, ritenzione urinaria, borborigmi ridotti) tachicardia, ipotensione, nausea, vomito, agitazione, stato confusionale, allucinazioni, psicosi, convulsioni, aritmie. I pazienti che soffrono di agitazione prolungata, coma, o crisi epilettiche possono raramente manifestare rabdomiolisi ed insufficienza renale Effetti della pseudoefedrina: il sovradosaggio può provocare nausea, vomito, sintomi simpaticomimetici inclusa la stimolazione del SNC, insonnia, midriasi, irritabilità, convulsioni, ansia, agitazione, allucinazioni, palpitazioni, tachicardia, ipertensione, bradicardia riflessa. Altri effetti possono includere aritmie, crisi ipertensive, emorragia intracerebrale, infarto del miocardio, psicosi, rabdomiolisi, ipocaliemia, infarto intestinale. Nei bambini l’azione dominante è quella eccitante con accentuati tremori, insonnia, iperattività e convulsioni, è inoltre stata riportata anche sonnolenza.

Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25° C, in luogo asciutto.

Formato
Confezione da 12 compresse da 2,5mg+60mg

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